Un sogno su rotaie ha preso forma a Roma: è partito il primo dei sei treni di lusso Orient Express "La Dolce Vita", un progetto che fonde l’eleganza senza tempo del viaggio lento con l’eccellenza del made in Italy.
Il viaggio inaugurale, diretto verso i vigneti toscani di Montalcino, è partito dalla stazione di Roma Ostiense, trasformando l'attesa in un’esperienza già memorabile.
Questa nuova avventura ferroviaria di alta gamma è frutto della collaborazione tra Arsenale e Orient Express, con il supporto della Fondazione FS Italiane e di FS Treni Turistici Italiani (Gruppo FS). Si tratta della prima iniziativa del brand Orient Express sviluppata interamente in Italia, tanto nella concezione quanto nella costruzione.
Nei prossimi anni, entro il 2027, altri cinque convogli seguiranno la stessa filosofia: viaggi esclusivi in versione “crociera ferroviaria”, con itinerari che attraversano 14 regioni italiane. Otto rotte tematiche che promettono di far scoprire tesori nazionali come Venezia, Portofino, Siena, Matera, Nizza Monferrato e le affascinanti città siciliane di Catania, Palermo e Taormina.
Ogni itinerario è concepito per valorizzare il turismo lento e di qualità, portando i passeggeri in un percorso che intreccia tradizione, cultura e paesaggi mozzafiato.
Gli interni del treno sono un omaggio al design italiano del Novecento. Rievocando lo spirito della Dolce Vita e del fervore creativo degli anni '60, ogni dettaglio è curato con maestria artigianale.
Il treno “La Dolce Vita” è composto da 31 cabine, suddivise in 18 suite, 12 deluxe e una suite esclusiva che porta il nome del convoglio stesso.
Il viaggio comincia già alla stazione con il check-in nella “Dolce Vita Lounge”, uno spazio elegante e suggestivo disegnato dall’architetto-artista Hugo Toro. A bordo, il servizio continua su standard elevatissimi, con esperienze gastronomiche e di accoglienza firmate da nomi illustri come lo chef Heinz Beck.
“La Dolce Vita” non è solo un treno, ma una celebrazione itinerante dell’arte di vivere italiana: un’esperienza che trasforma ogni tratta in un racconto, ogni stazione in un palcoscenico, ogni passeggero in protagonista.
